Il Riolo Terme Cycling Hub si trova nell’entroterra della Provincia di Ravenna, dove iniziano le prime dolci colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo, a pochi chilometri dalla Via Emilia, a metà strada tra Bologna e Rimini.


La passione per la bicicletta, nelle terre di Riolo Terme, è molto forte: uno sport fatto di coraggio, tenacia ed individualità, caratteristiche nelle quali i romagnoli si sono sempre riconosciuti. Le strade, in questo territorio, sono ben mantenute e gradevoli da affrontare, anche per la grande varietà di percorsi frequentati da cicloamatori locali che in piccoli gruppi e in ogni stagione dell’anno le percorrono.

I percorsi ad anello attraversano Faenza, Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme, Castel Bolognese, Solarolo ed Imola percorrendo itinerari gastronomici, spettacolari percorsi naturalistici, affascinanti luoghi storici ed artistici.

FAENZA è una città d’arte di origini romane (Faventia questo era il suo antico nome) riconosciuta come la capitale della CERAMICA a tradizione artistica e artigianale. Non è un caso che in tutto il mondo per indicare la maiolica venga usato il termine francese “faïence” dal nome di Faenza, e proprio la città che ospita il MIC – Il Museo Internazionale delle Ceramiche, la più estesa raccolta tipologica esistente dedicata a questa antica arte. Dall’aspetto marcatamente rinascimentale, che non sdegna di mostrare chiari richiami allo splendore del barocco e all’eleganza borghese del liberty, con una piazza tutta da ammirare, la Città di Faenza è arte e cultura e il trascorrere del tempo ha lasciato in eredità tesori artistici e architettonici che possono essere ammirati passeggiando lungo le strade del centro storico di tradizione romana. Per il centro storico si possono ammirare oltre 50 botteghe artigianali e vari musei come il Museo Carlo Zauli, dedicato a uno dei maggiori scultori ceramisti del ‘900 che, partendo dalle opere di quest’ultimo, strizza l’occhio all’arte contemporanea, la Pinacoteca Comunale e l’affascinante Palazzo Milzetti, sede del Muso Nazionale dell’Età Neoclassica in Romagna.

BRISIGHELLA è il borgo dei tre colli. Considerato come uno dei Borghi più belli d’Italia, Brisighella è perfetta da visitare in ogni stagione e per un tour completo in giornata. Una piazza coloratissima, centinaia di scalini e un’antica rocca immersa nel verde. Brisighella è un affascinante borgo medioevale ai piedi dell’Appennino, in provincia di Ravenna, abbracciato da tre colli, dove svettano la Rocca Manfrediana, la Torre dell’Orologio e il Santuario di Monticino. Da non perdere la famosa Via degli Asini, unico esempio di strada medievale sopraelevata in tutta Europa, inglobata in un edificio. Un mare di verde, sentieri e scalinate gessosi, antichi luoghi di culto, case poste in strade caratteristiche…. tutto a Brisighella crea un insieme di sensazioni e di esperienze uniche che suscitano ricordi ancestrali, lontani e vicini, di un mondo ormai scomparso da secoli. Il territorio è un vero giacimento gastronomico. Ogni stagione è caratterizzata da prodotti, sapori, profumi che diventano protagonisti di sagre e di pietanze prelibate nei ristoranti. Il prodotto principe è rappresentato dall’olio extravergine di oliva “Brisighello” che si fregia della Dop europea.

CASOLA VALSENIO è un paese che si scopre risalendo la Valle del Senio, tra dolci colline lavorate in ordinati filari di viti. Conosciuto come il “Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati”, è il presidio più meridionale del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola. Il Giardino delle Erbe, la Rocca di Monte Battaglia, il Cardello e l'Abbazia di Valsenio sono solo alcune delle tappe di un tour che unisce ambiente, cultura e storia. Il Cardello, la casa museo dove lo scrittore Alfredo Oriani trascorse quasi tutta la vita, si trova prima dell’ingresso nel paese. L'edificio risale probabilmente al secolo XI, ed è stato foresteria dell'Abbazia benedettina di Valsenio, la cui esistenza è documentata a partire dal 1126. Il padre di Alfredo lo acquistò nel 1855 e vi si stabilì nel 1866. All’interno è custodita la bici storica con cui lo scrittore, considerato un po’ il padre del “cicloturismo”, compì nel 1897 in solitaria il viaggio di quasi 1000 km tra Romagna e Toscana, che gli ispirò una tra le sue opere più amate: “La Bicicletta”.

RIOLO TERME è una "Citta d'Acque" ove risiedono ricchezze storiche, ambientali, enogastronomiche ma, soprattutto, le sue preziose acque termali, già usate in epoca romana a scopi terapeutici. Il borgo antico, raccolto entro una cerchia di robuste mura, nasce nel Trecento mentre la parte nuova si estende vicino al maestoso Parco delle Terme, dove alberghi e pensioni fanno da cornice a giardini e viali alberati. E sono proprio il verde secolare, la tranquillità e i benefici del complesso termale a render Riolo una destinazione ricercata da coloro che apprezzano un soggiorno all’insegna del benessere, della natura e dello sport. Le caratteristiche del territorio, le risorse turistiche e ambientali fanno di Riolo Terme una meta visitabile in ogni periodo dell’anno; in particolare se ne consiglia una visita dalla primavera all’autunno inoltrato. Nel centro storico della cittadina subito s’impone al visitatore la possente Rocca di Riolo edificata sul finire del XIV secolo dai Bolognesi. Con le sue tre torri e il maschio quadrato, rappresenta un interessante esempio di fortificazione militare che ancora conserva una bombarda datata 1474. L’antica fortezza oggi ospita il Museo del paesaggio dell’Appennino Faentino ed è sede di importanti eventi storici, culturali e gastronomici. In quest’area lo Scalogno di Romagna I.G.P., ha trovato un habitat particolarmente favorevole, tanto che Riolo gli dedica anche una sagra, nel mese di luglio. Questo bulbo, che unisce le caratteristiche della cipolla, dell’aglio e del porro, è da sempre un protagonista della cucina locale: crudo, sottaceto o come condimento per la pasta, il suo aroma particolare esalta il gusto di ogni piatto.

CASTEL BOLOGNESE e SOLAROLO sono due borghi sorti in quella fortunata “terra di mezzo” tra la collina e la pianura di Ravenna, nella quale si godono gli elementi positivi di entrambi gli ambienti: serenità, quieto vivere e qualità della vita. Sorge a circa 2 km dal centro di Castel Bolognese il Mulino Scodellino, uno dei rari esempi ancora esistenti della serie dei mulini sorti nel 1300 lungo il canale che da essi ha preso il nome. Fu costruito sul finire del Trecento e inizio del Quattrocento e deve probabilmente il suo nome alla “scudella”, utilizzata dal mugnaio per la molitura. Oggi è possibile visitarlo ed ammirare come si produceva la farina in quei tempi.

Lungo la via Emilia andando verso Bologna, incontriamo IMOLA e il suo AUTODROMO Enzo e Dino Ferrari. Il circuito automobilistico è situato nei pressi del centro storico. Al suo interno è situato il MAICC – Museo Multimediale Autodromo di Imola Checco Costa, l’innovativo spazio museale proprio all’interno del contesto del circuito di gara.

Itinerari: vini e natura

STRADA DEL SANGIOVESE.

Attiva Città del Vino, Riolo Terme invita a percorrere la Via del Sangiovese che si snoda tra i Comuni di Faenza, Brisighella e Casola Valsenio. Un percorso enogastronomico tra le colline dell'appennino romagnolo alla ricerca dei sapori autentici del territorio. L'itinerario, di circa 150 km, attraversa i Comuni di Faenza, Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme e Castelbolognese, e interseca in successione le valli del Marzeno, del Lamone e del Senio, ai confini con la Romagna Toscana (il versante romagnolo del Mugello). L'itinerario collega tra loro luoghi di particolare fascino storico e artistico, dalla Faenza rinascimentale e neoclassica con le sue ceramiche artistiche alla Quattrocentesca Torre di Oriolo dei fichi, dal suggestivo Borgo Medioevale di Brisighella ai piedi delle rocce gessose dei suoi tre colli a Riolo Terme stretta attorno alla sua antica rocca trecentesca, a Casola Valsenio tra luoghi storici, antiche torri d'avvistamento e Pievi romaniche.
Gli elementi dell'ambiente e del paesaggio di questi luoghi sono altrettanto rilevanti: attraversando i calanchi delle prime colline, tra viti, ulivi, pini, cipressi e ginestre, si giunge alla zona della "Vena dei gessi romagnola" con aspetti naturalistici di grande interesse e un'area ricca di grotte naturali e particolarmente attraente per appassionati della natura e della speleologia.
Elemento di unione del territorio, oltre alla storia e al paesaggio, sono soprattutto i Sapori delle sue produzioni tipiche e della sua gastronomia. Primi tra tutti i vini con le pregiate produzioni delle DOC di Romagna (Albana, Sangiovese, Trebbiano, Cagnina e Pagadebit) e delle DOC Colli di Faenza che si possono degustare ed acquistare presso i produttori.
Vi sono poi l'Olio extravergine di oliva DOP di Brisighella, (Brisighello, Pieve Tho, Nobil Drupa) pregiatissimo prodotto per l'alta ristorazione, una delle produzioni di punta su scala nazionale e lo Scalogno di Romagna, aromatico bulbo in uso nella gastronomia locale, valorizzato dalla specifica Sagra a Riolo Terme. A Casola Valsenio si trova il Giardino delle Erbe Officinali che influenza con i suoi aromi la cucina tradizionale di tutta la zona. Questi e tanti altri Sapori accompagnano e stupiscono il visitatore ad ogni incontro in meravigliosa sintonia con la natura, le attività dell'uomo, le tradizioni e la storia dei luoghi.

PARCO DELLA VENA DEL GESSO ROMAGNOLA

Oggi inserito fra i patrimoni ambientali dell’Unesco, la vena del gesso romagnola è una spettacolare dorsale grigio argentea. Dalla valle del sillaro sino a brisighella, nella valle del lamone, le colline romagnole sono solcate da una spettacolare dorsale grigio argentea ben riconoscibile a prima vista, che interrompe bruscamente i dolci profili collinari conferendo un aspetto unico al paesaggio. l'affioramento, che è il più lungo e imponente rilievo gessoso in italia, si sviluppa per 25 km e ha una larghezza media di un chilometro e mezzo. l'area è caratterizzata da peculiari morfologie carsiche, che comprendono doline, valli cieche e numerosissime grotte, tra le quali spiccano molti "abissi". Sono 25 i km di paesaggi carsici - fatti di doline, grotte e valli cieche - che caratterizzano la grande dorsale argentea di gesso che si sviluppa sulle prime colline tra Imola e Faenza, tagliando trasversalmente le vallate dei fiumi Santerno, Senio, Sintria e Lamone. Gli impervi fronti rocciosi del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola danno così vita a una sequenza di cime panoramiche che culminano nel Monte Mauro, e spiccano sulle dolci colline circostanti e sui fondovalle, dove sorgono gli storici borghi di Brisighella e Riolo Terme, entrambi noti centri termali.

Il Parco sa offrire in ogni stagione dell’anno grandi emozioni. Una rete di sentieri ben segnalati, gestita direttamente dal Club Alpino Italiano (CAI), e in parte percorribili in mountain bike e a cavallo, consente di esplorare i vari settori in modo autonomo o grazie all’aiuto di guide esperte. Tra le escursioni più note, sono molto suggestive la salita che va da Tossignano a Monte del Casino, e quella che conduce da Borgo Rivolta a Monte Mauro. 

Gli appassionati delle due ruote possono, invece, percorrere le due ciclovie e le quattro tappe dell’Alta Via dei Parchi che attraversano l’intero comprensorio.

Nei pressi dei Centri Visita (Rifugio Ca’ Carné e “I Gessi e il Fiume” di Tossignano) ci sono aree attrezzate per trascorrere piacevoli picnic all’aria aperta, da soli o in famiglia mentre nel corso dell’anno, fatta eccezione per l’inverno, vengono organizzate visite guidate alla scoperta della grotta del Re Tiberio e della Tanaccia.

Non manca, poi, la buona cucina con i prodotti agroalimentari del territorio tra cui spiccano le Pesche Nettarine Igp e l’Olio di Brisighella Dop. E, infine, un paio di km prima dell’abitato di Casola Valsenio si segnala il Giardino delle Erbe Dimenticate con le sue oltre 400 piante officinali e aromatiche, punto di riferimento per la ricerca, la sperimentazione e la didattica.